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Piante officinali
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Helichrysum italicum

Helichrysum italicum (Roth) G. - Don

Famiglia: Asteraceae
Sinonimi: Helichrysum angustifolium (Lam.)DC.
Nome volgare: Perpetuini d’Italia
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco helios = sole e chrysos = oro con riferimento al colore dei suoi capolini gialli e brillanti come il sole e come l’oro.

Morfologia:
Pianta perenne suffruticosa, che con le sue numerose ramificazioni, contorte ed ascendenti, forma un piccolo cespuglio alto 30-40 cm, di colore biancastro per il tomento di peli lisci grigio-biancastri che la ricoprono almeno nello stadio giovanile.
Foglie alterne, sessili, strette e lineari, lunghe 20-40 mm e larghe 1 mm, con margine ripiegato verso il basso, e ricoperte da fine peluria sulle due facce.
Infiorescenza a corimbo è composta da numerosi capolini conici (10-15) posti all’apice del fusto. I capolini hanno un involucro oblungo-cilindrico o campanulato, sensibilmente più lungo che largo, con brattee ghiandolose, subtriangolari e apice acuto,poste in più file e densamente imbricate. I fiori tutti tubolosi, profumati, ermafroditi, di colore giallo-oro hanno una lunga corolla tubolare che termina con 5 lobi triangolari.
Il frutto è un achenio ovale-oblungo, più o meno ghiandoloso, con un pappo di peli semplici inserito nella parte sueperiore.

Distribuzione – Habitat – Fioritura:

Pianta dell’Europa meridionale (regione nordmediterranea), in Italia è comune al centro, al sud e nelle isole, mentre al nord è saltuaria nella fascia prealpina.
Vegeta nelle garighe, cespuglietti e prati aridi nelle zone aride prospicienti il mare e all’interno in luoghi rocciosi e suoli poco evoluti fino a 800 m. di altitudine.
Fiorisce da Maggio a Settembre.

Nota: Delle 300 specie che appartengono al genere Helichrysum ben 25 sono presenti nel bacino mediterraneo

Proprietà ed usi:
I suoi principi attivi costituiti da olio essenziale (pinene, eugenolo, linalolo), fitosteroli, flavonoidi (naringenina, apigenina, luteolina, quercitrina), acido caffeico, colorante (elicrisina), le conferiscono proprietà tossifughe, espettoranti, antinfiammatorie, analgesiche e antireumatiche, antiartritiche, ipocolesterolizzanti, stimolanti epatocellulari, depurative e drenanti epatiche, cicatrizzante, desclerosante, antipsoriasiche, antieczematose, spasmolitiche, coleretiche, colagoghi, antibatteriche, antiallergiche, stimolanti gastriche
Viene infatti utilizzato per uso interno come decotto, per sedare gli eccessi di tosse (pertosse), favorire l’eliminazione del catarro bronchiale, sedare gli spasmi d’asma e lenire le irritazioni allergiche delle mucose nasali.
Per uso esterno come decotto o tintura oleosa, per curare eczemi, dermatiti, psoriasi, couperose e per prevenire e curare le scottature solari, flebiti, edemi, ferite, cicatrici, piaghe, emorroidi. Viene considerato un valido aiuto per combattere nevralgie e nevriti, artrite, poliartrite e osteoartosi ed anche insufficienze e congestioni epatiche, colecistiti, disturbi pancreatici.
Tuttavia il suo impiego è ancora sottovalutato limitandolo per la maggior parte alle industrie cosmetiche, saponificatrici e
per adornare la casa, i perpetuini infatti grazie alle brattee membranose e cartacee dei suoi capolini, riescono a conservarsi
inalterati anche dopo la disidratazione, sono quindi adatti a formare decorazioni di fiori secchi.

Curiosità:
Il suo nome che deriva dal sole e dall’oro, il suo colore e il suo intenso profumo non sfuggirono ai popoli antichi che la dedicarono al Sole e intrecciavano i suoi fiori per farne collane da adornare le statue di Apollo e di Minerva.
Le sue qualità furono a lungo studiate anche da Plinio, Geber, Dioscoride, ed altri che lo consideravano una vera panacea per la maggior parte dei malanni.
Il suo intenso profumo permetteva a Napoleone di riconoscere, l’odore del suolo natio, quando si trovava ancora in mare e fuori dalla vista della Corsica, dove questi fiori sono particolarmente abbondanti e odorosi.